PIET MONDRIEN E LO SPAZIO ESSENZIALE
A cura di: Imma Di Tella
Piet Mondrien pittore olandese e fondatore insieme a Theo Van Doesburg del Neoplasticismo. Poliedrico e radicale, Mondrian ha saputo trasformare la sua pittura in modo estremo, forse è stato l’artista che è stato in grado di cambiarla in modo più radicale di tutti gli altri. Da perfetto cittadino olandese la sua prima pittura essenzialmente figurativa, era piena di mulini ed alberi dipinti con uno stille post-impressionista simil Vincent Van Gogh.
Durante la sua vita sentì sempre stretto il modo di approcciarsi all’arte come semplice decorazione fine a sé stessa. Compì diversi viaggi per spingersi a cercare qualcosa di più. Un’ arte che fosse espressione dell’interiorità degli uomini e che si traducesse in forme essenziali e pure. Uno stile del tutto personale e viscerale che parlasse in figure geometriche e colori primari. Semplici ma d’impatto. Una pittura che dovesse servire a cercare di dare risposte a domande esistenziali, troppo complicate da poter essere risposte con un quadro di un tramonto o di un paesaggio come era di moda all’epoca. Durante il suo soggiorno a Parigi, durante l’esposizione universale si trovò di fronte a Les Demoiseilles D’Avignon di Pablo Picasso e da lì in poi capì che la rivoluzione artistica era arrivata e che bisognava abbracciarla. Dipinse Albero Rosso per poi riprendere il sequel con albero grigio in linee più geometrizzanti adottate dopo lo shock subito dal picassismo a Parigi
Continuò a trasformare ancora maggiormente la sua pittura come per molo e oceano, un ammasso di semplici linee ortogonali più ramificate al cento per il molo e meno nella parte ovale per l’oceano. Arrivato al massimo della sua trasformazione artistica e stilistica approda alla concezione che l’arte è espressione di interiorità dell’artista e non semplice imitazione fondando il Neoplasticismo e dipingendo il più famoso Composizione in rosso, nero, blu e giallo. Una soluzione di quadrati che formano statici angoli retti di 90 gradi, che a loro volta danno vita a spazi che non sono vuoti ma pieni, pieni di vita ed e anima. Su questa strada dipingerà molte composizioni, titolo dato non a caso infatti richiama a composizioni musicali dotate di rigore matematico ma allo stesso tempo pregne di estro artistico.