CASERTA E LE SUE ‘’REALI’’ VISIONI
COME UNIRE TERRITORIO E CINEMA Martedì 28 luglio 2022, Caserta
Come può unirsi il cinema alla città di Caserta?
E ‘successo tutto nella splendida cornice della Reggia vanvitelliana di Caserta in un a calda serata di luglio.
Visioni Reali, ecco il titolo di questo festival ’’reale’’ che per la quinta volta ha ospitato centinaia di spettatori stavolta corsi per ammirare il regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini classe ‘59 e soprattutto un non napoletano che ieri ha spiegato il suo amore per i Fratelli De Filippo prima della proiezione del suo film sui tre grandi attori e fratelli napoletani.
“Come potevo non parlare di questi tre grandi attori anche non essendo napoletano?!”.
Così ha esordito il regista che da sempre nutre amore e stima per il teatro ed il cinema campano.
Il festival ha ospitato già altre serate di cui una dedicata al grande Toni Servillo per la proiezione del film in cui interpreta un altro grande attore teatrale napoletano Eduardo Scarpetta.
Dopo una breve ma intensa introduzione da parte del conduttore la parola è passata al regista che poi ha introdotto le due stelle del film Mario Autore e Domenico Pinelli, rispettivamente Eduardo e Peppino De Filippo che hanno ringraziato il pubblico e portato i saluti della terza ’’sorella’’ Anna Ferraioli, ovviamente la interprete della grande Titina De Filippo che non ha potuto raggiungere la reggia per impedimenti lavorativi.
Visioni Reali è una manifestazione offerta dal Confcommercio Caserta che punta al rilancio del patrimonio culturale casertano e campano da sempre punte di diamante troppo spesso messe ai margini ma che negli ultimi anni stanno ritrovando il loro ruolo nel panorama italiano.
Visioni Reali continuerà con La santa piccola di Silvia Brunelli nella serata del 28 luglio alle 21:00 per regalare una altra notte ’’reali’’ agli spettatori e a tutta la magnifica città di Caserta che con la sua imponente Reggia, entusiasma ed incanta ancora milioni e milioni di persone di tutto il mondo.
© Testo di Imma Di Tella e Giovanni Pagliuca
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