La quinta lapide mai collocata dal clero di Giugliano
RUBRICA – GIUGLIANO STORIA PATRIA
Nel 1890 furono conclusi i lavori di abbattimento e riposizionamento del campanile della chiesa collegiata di Santa Sofia, come da avviso d’asta del Comune di Giugliano del 1888. Abbiamo testimonianza della numerazione delle pietre e della loro esatta ricollocazione. Nulla invece per quanto riguarda le tre lapidi della cattedrale di Cuma incastonate alla base del campanile.
Abbiamo però testimonianza di un precedente abbattimento, iniziato nel 1776 e concluso nel 1785, ove fu aggiunta una quarta lapide ancora visibile, che lascia memoria di un antichissimo campanile (abbattuto e ricostruito ex novo per migliorare l’urbanistica del piazzale antistante).
Una certificazione del clero di Giugliano attestava che le tre lapidi provenienti dalla cattedrale di Cuma corrispondevano a quelle riposte nel ricostruito campanile. Un’altra ipotesi, che potrebbe essere accaduta, vuole che le tre lapidi siano state sostituite nel periodo intermedio 1786-1890. O meglio, post 1800, avendone garantito ancora l’antichità il sommo Agostino Basile, nel libro “Memorie Istoriche della terra di Giugliano“.
La trasformazione delle chiese laicali in collegiali non fu scevro di conseguenze nel clero giuglianese. Iniziò una suddivisione i cui aspetti non sono mai stati affrontati. In tal senso va vista la vertenza ecclesiastica sul diritto di precedenza della chiesa collegiale della SS. Annunziata in rapporto alla chiesa collegiale di Santa Sofia in Giugliano, Napoli 1855.
© Testo di Arturo D’Alterio
In copertina: Lapidi visibili sul campanile della chiesa collegiata di Santa Sofia a Giugliano in Campania – (se si condivide l’articolo indicare le fonti).