L’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione
RUBRICA – DIVINI DEVOTI
Il dogma dell’Immacolata Concezione sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nel 1854 papa Pio IX, con la bolla “Ineffabilis Deus”, proclamò finalmente il dogma anche se il culto dell’immacolato concepimento di Maria si era particolarmente diffuso nell’Oriente cristiano già a partire dal V sec. e presto era stato portato anche nel Continente occidentale.
In particolar modo, nel Medioevo, era stato l’Ordine francescano a promuovere la devozione per l’Immacolata Concezione. Nel 1263 San Buonaventura da Bagnoregio, conosciuto come “il Doctor Seraphicus”, dispose la celebrazione della festa in tutte le chiese del proprio Ordine (dal 1257 al 1274 Buonaventura da Bagnoregio fu ministro generale dell’Ordine. È quindi uno dei padri del Francescanesimo ed è considerato a pieno titolo, per le sue disposizioni organizzative, un secondo fondatore dell’Ordine di San Francesco).
Ad Aversa la confraternita dell’Immacolata Concezione, della quale non si ha certezza della data di fondazione, è attiva almeno a partire dal XVI sec. In origine il sodalizio aveva sede in una cappella della chiesa della Maddalena, appena fuori le mura della città, in prossimità di Porta San Nicola. Sempre presso le mura cittadine la congrega, per maggiore autonomia e per una consistenza dei propri confratelli, decise di erigere una chiesa a proprie spese affinché servisse come sede del sodalizio. Già nel 1583, durante l’episcopato di Giorgio Manzolo, la chiesa fu aperta al culto, i lavori continuarono comunque anche nei secoli successivi.
I confratelli furono sempre ispirati dalle tesi francescane, soprattutto dal pensiero del filosofo medievale Giovanni Duns Scoto che esaltava e privilegiava l’immacolato concepimento di Maria (nei secoli anche numerosi pontefici hanno solennizzato questo culto). La regola della congrega dell’Immacolata Concezione di Aversa – come ci ricorda lo storico Gaetano Parente – fu approvata da papa Gregorio XIII nel 1580 elevandola alla dignità di “Arciconfraternita”. Fu poi papa Alessandro VII nel 1664 a concedere alla stessa congrega il permesso di vestire con un sacco bianco e di partecipare alle processione.
© Testo di Angelo Cirillo
In copertina: Particolare del soffitto della chiesa dell’Immacolata Concezione – (se si condivide l’articolo indicare le fonti).