I Rebursa di Aversa
La chiesa ed il monastero di San Francesco ad Aversa fanno risalire il loro nucleo originale alla cappella del 1230 dell’antico castello della strorica famiglia aversana dei Rebursa.
La famiglia si estinse nel XIII sec. per un motivo alquanto singolare che cercherò di illustrare con un breve cenno storico. I maschi di questa casata furono trucidati a seguito della vittoria di Carlo I d’Angiò nella battaglia di Benevento contro Manfredi di Sicilia, in quanto questi nel fare rientro da vincitore in Napoli capitale designata del Regno, passando per Aversa fu omaggiato da una parte degli aversani i quali gli consegnarono simbolicamente anche le chiavi della città.
Nel contempo in un’altra zona della città scoppiò una rivolta contro Carlo I d’Angiò, rivolta capeggiata dal nobile Aversano Riccardo Rebursa, il quale fedele alle sue origini Normanne caldeggiava l’ascesa al trono di Napoli da parte degli Svevi schierandosi con l’imperatore Corradino. La rivolta fu subito sedata, il nobile Rebursa fu giustiziato pubblicamente mediante decapitazione.
Le donne invece, furono risparmiate ed in segno di clemenza gli venne concesso di continuare a vivere nel loro palazzo. A seguito di ciò tutto il complesso abitativo per volere delle donne di quella famiglia ormai rimaste sole, venne trasformato gradualmente in convento e casa di clausura.
N.B. estratto da San Francesco di Aversa di Paolo Di Grazia
PER APPROFONDIRE
- Lello Moscia, 1997, Aversa. Tra vie, piazze e chiese, LER Editrice;
- Angelo Cirillo, 2018, I Rebursa. Una vicenda europea, Consulta della Pastorale Universitaria e della Cultura, Aversa.